La paura interrompe il
tempo e lo risucchia dentro di sé. La paura ti sospende in una bolla
con poco ossigeno e ogni flebile respiro è bloccato nella gola. I
movimenti diventano lenti per timore che ogni gesto sia una
provocazione scatenante eventi concatenati che non hai il potere di
arrestare. La paura è la paura di un domino in cui tutte le carte
cadono inesorabilmente e l'ultima sei tu.
Io non voglio la paura.
La paura è l'incubo che si posa come un velo scuro sugli occhi e
chiude i sensi alla vita. La vita è tappata, soffocata e giace
rassegnata in attesa che quella nera tempesta si plachi e il sereno
torni a rallegrare la mente.
Io voglio il sereno, il
cielo terso, le nuvole bianche. Desidero il coraggio e la
temerarietà, la speranza e il potere intrepido dell'animo che con
una spada affilata di volontà annienta i meschini disagi della mente.
Io non voglio la paura e
vorrei correre via da lei e ad ogni passo lasciare dietro di me le
nere tempeste che minacciano il mio limpido cielo.
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