Un problema per chi corre
in compagnia è la sincronizzazione del ritmo.
Riuscire a coordinare il
proprio passo con quello del compagno di corsa non è cosa di poco
conto. Non parliamo infatti di Giano, un dio con due teste, due
bocche che respirano e un corpo unico, ma di due persone distinte,
con due motori cardiaci che pompano alla propria maniera, muscoli,
scheletri con la propria storia e diversa capacità di assorbire
urti e rimbalzi.
Può capitare che uno dei
due nella fase iniziale dell'allenamento sia già pronto per una
marcia brillante. Lo si capisce subito dal viso rilassato, il sorriso
aperto, la schiena eretta, il passo elastico e leggero, i muscoli dei
polpacci guizzanti che scalpitano per essere messi alla prova.
Al contrario il compagno
potrebbe avere bisogno di più tempo per scaldarsi.
La sua andatura è
tutt'altro che fluida, i muscoli sono ancora rigidi e caparbiamente
ritratti e il fiato non parliamone! Non solo non si spezza, ma
potrebbe diventare asmatico per tutta la durata dell'allenamento!
Inizia così il primo
quarto d'ora di corsa durante la quale uno dei due compagni cerca
di mantenere il proprio ritmo brillante, e l'altro si sforza
coraggiosamente di stargli dietro.
Dopodiché, macinati
diversi chilometri, finalmente il corridore che al principio era
rigido come un manico di scopa sente il respiro regolarizzarsi, i
muscoli sciogliersi e la tensione lasciare spazio ad una quasi
piacevole sensazione di libertà.
Osa addirittura aumentare il passo
e sente che le gambe lo assecondano.
E' felice, la strada è
inghiottita dai piedi che ritmici battono l'asfalto senza costrizione
alcuna. Ma ecco che il compagno lo richiama all'ordine, ora è lui ad
essere provato, ha perso lo smalto. L'energia iniziale è scemata e
il suo corpo chiede di rallentare, di recuperare e così il ritmo di
entrambi diventa più pacato.
La corsa prosegue con
questo alternarsi di stati di sprint e stanchezza che non combaciano
quasi mai per i due amici.
Terminato il percorso
sono entrambi esausti, ma soddisfatti, l'allenamento è concluso e
sono vivi.
Basta questo per darsi
appuntamento per la prossima uscita che sarà ancora alla ricerca
della sintonia di un ritmo che prima o poi si spera di
raggiungere....per il bene di entrambi.
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