sabato 19 dicembre 2015

La corsa come una preghiera



A volte non corro per allenarmi. Mi camuffo da podista per cercare un rifugio in me stessa, nel mio spazio intimo, per abbandonarmi al mio respiro, lasciando che mi culli, mi conforti e plachi le mie emozioni. Quando la vita mi offre gli spigoli, che qualche volta pungono, e non so quale direzione prendere, o quando mi trovo nel vortice di situazioni difficili da affrontare, allora il bisogno di silenzio e di raccoglimento diventa straripante e correre simbolicamente mi offre una via di uscita. Sì, effettivamente potrebbe darmi l'illusione di scappare, di nascondermi, per non affrontare la responsabilità di un problema, ma in realtà è un andare lontano per tornare a casa diversa, più calma, posata e lucida. Allora la corsa diventa un viaggio di esplorazione e ricerca di me, di una soluzione, di una speranza, di un nuovo punto di vista. Correre nel suo procedere nasce come una meditazione e si trasforma in una profonda preghiera.

mercoledì 4 novembre 2015

Una sera d'autunno


Il sole tramonta nel cuore dell'autunno e con il sopraggiungere di una sottile pioggia riprendo la strada. Sono di nuovo dentro le mie scarpe da corsa, il mio cuore è di nuovo stretto tra quei lacci.
Iniziare di nuovo è un respiro di libertà. Non c'è affanno nell'umido avanzare nel sentiero, solo una morbida leggerezza che smuove le foglie ad ogni passo. Il buio avanza, ma il calore dentro di me è come un piccolo faro che mi fa proseguire con ottimismo.Tutto questo mi riempie nuovamente di coraggio. Quando si cade si ha sempre una scelta. Io voglio percorrere di nuovo questa strada per vedere dove mi porterà ancora. La corsa è un'amica che non mi abbandona, nemmeno quando i piedi sono fermi. E' un tarlo, una tentazione, un sogno, un'amica paziente che mi attende e mi vuole su quella strada: che sia stanca, arrabbiata, concentrata, debole, grintosa o lenta, non importa, lei mi vuole lì piena di sentimento ed ebbra di vita.
Che sia per me l'inizio di un nuovo percorso.


giovedì 26 febbraio 2015

La magia vince


Quando corro l’entusiasmo si nasconde. Sembra fuggire da me.
E’ oltre una barriera trasparente che solo io posso vedere. 
Al di là di essa soffro per l’ingombrante stanchezza del mio spirito che mi rende goffa, appesantita, impacciata. 
Lo slancio sembra perso. 
Eppure la magia non è scomparsa, tenta in continuazione di esplodere in una scintilla, e caparbia, finalmente vince. 
Inaspettatamente dimentico me stessa, il mio pensiero, il mio affanno interiore e accade: mi perdo nelle sfumature, volo nel turchese, nel viola, nel rosa di un cielo che sembra disegnato con le tempere da un bambino. Torno leggera e anche l’aria vibra nel mio respiro come una droga che mi carica del desiderio di tentare ancora, di provare di nuovo, di resistere ancora un pò. Vincere il tempo, me stessa, la velocità e la debolezza per ritrovare il coraggio del mio cuore. E così mi sento più fluida, protesa verso l’anima del mondo, verso il cielo che mi sorride tra le sue buffe striature colorate, come per dirmi: bentornata. 
E Correre per qualche formidabile istante torna ad essere la mia Passione, il mio Lusso, la mia Libertà.

venerdì 23 gennaio 2015

La sera

Un'anima malinconica nell'imbrunire corre lentamente chiedendo al cielo un respiro di sollievo,
la sera le risponde con una carezza,
sino al sopraggiungere del buio,
quando la notte diviene un lungo soffitto su un percorso di ombre argentate.
La pace di un'intima e quieta solitudine di pensieri e passi.