venerdì 27 settembre 2013

Le ragioni della stanchezza

E poi arriva la stanchezza. Sì, quella che mostra l'aspetto sgradevole della situazione, che elenca minuziosamente tutti gli ostacoli, le difficoltà, gli svantaggi, addirittura i pericoli. Si è tentati di darle ascolto, posticipare, rallentare o peggio rinunciare. Sì, perché diciamolo, che senso ha andare avanti in questa ridicola competizione con se stessi? Calarsi ripetutamente in una condizione di affanno, di muscoli in tensione, con l'ansia di non farcela. Cercare gli stratagemmi mentali per dimenticare lo sforzo. Ripetersi come un mantra di controllare il respiro, di non allentare il ritmo, di non cedere fino a destinazione. Amare la parola stop. Ha senso? E poi che ragione ha quell'insensata felicità, quel ripercorrere come un sogno momenti di pura fatica con l'assurdo desiderio di riviverli al più presto, dicendo a se stessi "la prossima volta farò di più?" Non c'è una risposta, se non un po' di follia, ma quando arriva la stanchezza, sopraggiunge anche il giusto riposo che pone fine ad ogni questione.

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