Avanzare,
ignorare quello che è stato e non è più, mettere da parte ricordi
ormai soffusi, dubbi irrisolti, punti di domanda nell'aria, in attesa
di divenire certezze. Cercare nella fatica una sostituzione, una
sorta di baratto, per dipanare i pensieri tenaci che rimbalzano
continuamente, per non essere ignorati. Sospendersi in una dimensione
temporanea per staccarsi da quello che fu, che ancora incombe, e
affrontare il presente che richiede attenzione e cura. E quindi,
trovare i limiti certi nel proprio corpo, saggiandone le possibilità,
per sentirne il vigore e la debolezza, la concreta sofferenza, la
sensibile percezione dei sensi. Ancorare con decisione se stessi
all'oggi, all'ora, al singolo attuale secondo che si sta vivendo.
Avanzare.
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