Un tempo la corsa era un fatto solitario, una faccenda da sbrigare tra me, le mie gambe e i miei ingarbugliati pensieri. Oggi non è più così. Mentre negli ultimi mesi costruivo i muscoli, allenavo il cuore e consumavo litri di
ossigeno per affrontare la mie “prime imprese chilometriche” ho ricevuto il premio più bello: la riscoperta dell'amicizia nell'aspetto più lieto, lieve e spensierato. Negli allenamenti, nelle risate
rubate al fiato corto, nella ricerca del respiro che non si spezza, nella contemplazione di paesaggi che si spalancano di fronte i propri passi, nella voglia di correre insieme, nella solidarietà. L'anima diventa un soffio di vento quando si è con chi si sta bene, quando un sorriso si fa strada
inconsapevolmente sul viso, quando c'è stima e gentilezza, quando c'è gioia. Forse è temporanea, dura un giorno, una
stagione, forse è solo lo spirito di un bimbo giocoso che ci incanta
per un po', ma quando è presente è una festa a cui non vorresti
mancare.
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