Ci sono alberi spogli che
guardano le nuvole e passeri appollaiati sui loro rami. Il cielo è
pennellato dal vento con i toni del grigio e del turchese. L'inverno
soffia aria fredda e i volti sono nascosti da sciarpe e cappelli. La
mente ha imparato a tacere e ascoltare. Presta orecchio ai suoni
della stagione gelata, a volte furtivi e veloci tra le siepi, altri
sfrontati e acuti nel cielo. Sente l'umidità salire dall'acqua e
spilli di pioggia punzecchiare il viso. I pensieri accarezzano muti
una stagione diffidente che un giorno si raccoglie ostile nella
nebbia fitta e l'altro si dischiude nel blu avvicinando lo sguardo
alle sagome di montagne incappucciate di ghiaccio e neve.
I piedi seguono percorsi che indossano i
vestiti del freddo. Un sospiro e un passo, un altro ancora, infine
correre e ancora correre incontro al cuore dell'inverno.
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